CANAPA INDUSTRIALE: GOVERNO CANCELLA 30.000 POSTI DI LAVORO

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CANAPA INDUSTRIALE: GOVERNO CANCELLA 30.000 POSTI DI LAVORO

Oggi pomeriggio, il Consiglio dei Ministri ha licenziato un Decreto Legge contenente un articolo che vieta ogni attività legata alle infiorescenze di canapa industriale. Una decisione improvvisa, drastica e ingiustificabile, che mette in ginocchio un intero settore produttivo.

Esprimiamo con profonda inquietudine, indignazione e sgomento la nostra totale opposizione a questa norma, inserita all’interno del Decreto Legge Sicurezza

Siamo di fronte a un atto di inaudita gravità, che segna una pagina nera per lo Stato di diritto, la libertà d’impresa e le garanzie costituzionali. Con un colpo di penna, il Governo ha deciso di trasformare migliaia di imprenditori onesti in criminali, colpevoli unicamente di aver esercitato una professione legale, versato regolarmente le tasse e creato posti di lavoro.

Con questa norma, tutti noi siamo ora passibili di procedimenti penali e misure cautelari, solo per aver svolto un’attività fino a ieri perfettamente lecita e riconosciuta dallo Stato. È uno schiaffo alla dignità del lavoro, una lesione gravissima della fiducia tra cittadino e istituzioni.

Ma non è tutto. Oggi siamo costretti a constatare, con amarezza, che anche la democrazia ha perso di valore. È bastata la volontà di un solo uomo – il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che ha agito anche contro il parere di una parte consistente della stessa maggioranza parlamentare – per decretare la chiusura forzata di oltre 3.000 aziende e la condanna al licenziamento di 30.000 operatori del settore.

In nove anni, la filiera della canapa industriale non ha mai creato alcun problema di salute pubblica, sicurezza stradale o ordine sociale, proprio perché si basa su varietà certificate e prive di efficacia drogante. È un settore agricolo, tracciabile, trasparente, regolamentato, che genera economia reale, occupazione giovanile e valore per il territorio.

Eppure, oggi, siamo trattati come delinquenti.

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ufficialmente tradito l’impegno assunto nel suo discorso di insediamento, quando prometteva agli italiani: “Non disturberemo chi vuole fare”. Questo Governo non solo ha disturbato, ha colpito, distrutto, umiliato.

Questa norma non ha nulla a che vedere con la sicurezza nazionale. È una scelta ideologica, punitiva e irresponsabile, che espone l’Italia al ridicolo sul piano internazionale, mina il principio di leale concorrenza, viola il diritto europeo e prepara il terreno a cause milionarie e a una probabile procedura d’infrazione.

Da lunedì, saremo costretti a licenziare. È una frase che nessun imprenditore dovrebbe mai essere obbligato a pronunciare. Ma è la drammatica realtà che questo Governo ha scelto di infliggere a migliaia di famiglie italiane.

Noi non ci arrendiamo. Difenderemo con ogni mezzo legittimo le nostre imprese, i nostri lavoratori, il nostro futuro – insieme alle altre associazioni della filiera come Canapa Sativa Italia, Resilienza Italia Onlus, Sardinia Cannabis, e con le principali associazioni di categoria del mondo agricolo.

Oggi non siamo più sicuri. Se lo Stato può decidere da un giorno all’altro che ciò che era legale diventa criminale, nessun cittadino e nessun imprenditore italiano può sentirsi al sicuro.

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Una risposta

  1. Come un membre del governo che invece di impedire e continuare un lavoro che condura a licenziare migliaia di persone sanza nessuna ragione. Io sono una persona anziana di 82 anni con 4 animali salvati della grave malattia dei reni e peggio la morte e altro con il Oglio di canapa. Io stessa posso vivere ancora anni. Non e una droga non e una medicina pericolosa al contrario naturale e senza effetti gravi. Io spero che questa signora ministro del governo pensaci e poi lasciare le persone che con sua decisione sbagliata faccia più di male che bene. Non dovrebbe andare in tanti paesi per farsi valere ma state un nostro.paese e aiutare i Italiani a curarsi con una medicina che fa tanto bene che sia umano o animale e poi mettere sulla strada chi era a dare lavoro a tanta gente che adesso si trovano d’orso al muro. Un ministro dovrebbe riflettere più a i suo Italiani che salvare quelli che vengano fare tanti problemi.in.un.paese già alla porte della disperazione. Un lavoro e indispensabile e che sia di ogni modo per salvare vite aiutare i Italiani a curarsi con prodotti della comunità Europea. Non avevoete diritto di ingerenza in questa questione. Salvate la sanità del Italia per favore prima di salvare i stranieri. Ripensateci se siete un ministro al altezza di.aiutare i Italiani. Grazie.

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