Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) ha confermato la richiesta di sospensione del decreto del Ministero della Salute del 7 agosto 2023, presentata il 3 ottobre. Il Tribunale amministrativo, già il 5 ottobre, aveva già accolto l’istanza di sospensiva e fissato, per martedì scorso, una camera di consiglio per la valutazione collegiale.
In particolare, i giudici si sono espressi in merito all’istanza cautelare relativa all’Aggiornamento delle tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, e successive modificazioni ed integrazioni. Inserimento nella Tabella dei medicinali, sezione B, delle composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di Cannabis”.
Il TAR ha rilevato che non esistono “accertati concreti pericoli di induzione di dipendenza fisica o psichica” da cannabidiolo (CBD) e che “non appaiano configurarsi, allo stato di fatto, imminenti rischi per la tutela della salute pubblica”.
Inoltre, nell’ordinanza si legge che “si prospettano come fondati, sia pure a un sommario esame, i vizi di carenza istruttoria e di vizio di motivazione” sollevati nel ricorso, e “gli effetti del decreto gravato non appaiono risolversi in un mero pregiudizio economico, ma sembrano comportare, altresì, importanti ricadute in termini di riorganizzazione e di riassetto, onde non incorrere in responsabilità, tra cui in particolare quella penale, degli operatori di un intero settore nei quali la stessa incertezza delle scelte amministrative ha ingenerato un legittimo affidamento”.
Il Tar ha fissato l’udienza pubblica per la trattazione del merito del ricorso il 16 gennaio 2024.
Una risposta
Bravi, avete di mostrato di avere le pa££e, con l’anno nuovo mi iscrivo!